mercoledì 25 aprile 2012

Monte santo di Lussari

Data: 25-4-2012
Regione e provincia: Friuli-Udine
Località di partenza: Valbruna
Località di arrivo: Valbruna
Tempo di percorrenza: 8h
Chilometri: n.d.
Grado di difficoltà: n.d.
Descrizione delle difficoltà: troppa neve
Periodo consigliato: tutto l' anno ma d' inverno meglio con neve compatta
Segnaletica: cai, sentiero del pellegrino
Dislivello in salita: 850
Dislivello in discesa: 850
Quota massima: 1700
Accesso stradale: Dalla pontebbana subito dopo Camporosso, imboccare sulla destra per Valbruna-Val saisera. Dopo circa 3 km sulla sinistra ci sono le indicazioni per il Monte Lussari

Descrizione

Finalmente la neve è arrivata anche qui in Friuli! Si, sembra assurdo me negli ultimi giorni sulle dolomiti friulane ha nevicato fino a 800m sl.m.
Spettacolo! Io, la Debora e Piva decidiamo di andare sul Lussari, monte che sovrasta Tarviso, nota località sciistica. In cima al Lussari risiede un
santuario e un piccolo paesino.
Arriviamo sul posto alle 9.45 circa, si un pò tardi forse, ma ormai le giornate son lunghe e secondo me è meglio dormire qualche ora in più e magari tornare più tardi la sera a casa.
Siamo a 840 m circa e cè già neve! Fantastico! Ora il dubbio: portiamo le ciaspe e andiamo solo con le ghette? Partiamo solo con le ghette, ma
subito dopo torneremo indietro a prendere le racchette.
Ecco lo spettacolo davanti ai nostri occhi:



Il primo tratto di sentiero, anzi strada forestale, si presenta così:



Attraversiamo lunghi pianori che affiancano in sentiero, il cielo è blu terso, non c'è un filo d'aria e il caldo inizia a sentirsi



Saliamo di quota e il panorama verso la Val Saisera e il rifugio Grego è spettacolare



Fin qui la neve al suolo era di circa 20 cm, tutta fresca e farinosa...



Nuvole minacciose avanzano, ma noi siamo avventurosi e non ci spaventiamo...



La Debora e Piva, sullo sfondo la val Saisera



Piva ascolta i rumori di qualche animale



Breve sosta...



Si riparte!



A circa 1500 m di quota la neve si fà sempre più alta, cerco col bastoncino di prendere una misura....ad occhio un metro circa.



Aggiriamo la cresta e la situazione si complica: il sentiero è diventato inclinato di 45 gradi per la neve e sono presenti un paio di slavine.
Qui una galleria del passato...



Un tratto che permetteva la sosta....



Intanto il cielo si tinge di nero...



Viene giu qualche goccia di pioggia quando sul orologio vedo che son le quasi le 16. Le nuvole nere sono sempre più vicine e si è alzato anche il
vento. Son da 200 m di dislivello che faccio praticamente step con 5 kg tra ciaspa e neve sui piedi e non ce la faccio più. Vedo il paesino e la croce di vetta a circa un ora ancora di cammino: non sappiamo cosa fare, anche Piva è disrtutta, vorrebbe distendersi ma non trova un posticino asciutto. In quello una piccola slavina ci piomba quasi in testa. Ok, meglio rinunciare, troppi rischi e troppa fatica.



Piva comincia ad abbaiare....tiro fuori la macchina fotografica....ecco un cerbiatto....

Purtroppo ho dovuto fare una selezione e ridimensionarla, si vede la sagoma comunque. Questa sotto è l' immagine totale


Scendiamo di quota e ci accorgiamo che il sole del mattino e la pioggia del pomeriggio ha già squagliato la maggior parte della neve



Alle 18:20 siamo alla macchina, stanchi morti e un pò delusi dal non aver riuscito ad arrivare alla cima, ma la giornata è stata comunque bellissima.
Ques' estate abbiamo già deciso che torneremo e conquisteremo la cima.

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