lunedì 10 giugno 2013

Passo di Suola...a volte bisogna rinunciare.

Finalmente la bella stagione è arrivata, guardando le webcam in quota si può vedere come la neve sta scomparendo lasciando spazio all' erbetta di montagna. Finalmente posso puntare a delle mete che mi son fissato di esplorare nella stagione delle piogge appena conclusa...almeno spero!
Nel web, come sempre, avevo trovato delle foto stupende della Val di Suola, valle a sud di Forni di Sopra che porta in un anfiteatro di guglie e torri del Croda del Sion, il Ciastiel e il Pramaggiore, tutti sui 2400 m di altezza.
Così, mi procuro la cartina della zona e comincio a studiare un itinerario ad anello: partendo da Forni di Sopra 837m s.l.m., e imboccando il sentiero 362 si arriva prima al rifugio Flaiban Pacherini , poi al passo di suola 1994m s.l.m. Da qui la mia idea era quella di arrivare fino la cima di Suola pochi metri più su e poi tornare indietro per il sentiero 368 che mi avrebbe portato fino Forni di Sopra, completando l' anello.



Finalmente arriva una giornata di bel tempo e senza impegni, così preparo lo zaino e partiamo. Siamo solo io e Piva.
Il sole splende verso le montagne della Carnia...


Alle 8:45 arriviamo all' abitato di Forni di Sopra e, dopo una breve ricerca troviamo l' imbocco del sentiero.


Il sentiero da subito si presenta curato e ben tenuto...



Ci addentriamo nel bosco e, piano piano prendiamo quota. Il caldo si fa sentire, penso che ho fatto proprio bene a optare per i pantaloncini corti!


a quota 1500 circa il bosco si dirada e lascia spazio al ghiaione che ci accompagnerà per un bel po'...



Il panorama è stupendo, pensare che son zone che non ho mai battuto, a parte i passaggi dei vari giri in moto.

Si sale e si suda...


Incontriamo una targa e la fotografo: è in memoria di una persona che il nome non mi dice nulla. Solo al rientro, dopo una ricerca nel web, scopro chi era costui.


Finalmente intravediamo il rifugio...


Nella foto non si capisce bene ma è sulla destra un po' più avanti.
Poco dopo facciamo un incontro, il primo della giornata! Un signore con il figlio penso, in moto da cross: si fermano..

Signore: "Buondì!"
Io: "Buondì! Scusi, mi sa dare un' informazione?"
Signore: "Mi dica!"
Io: "il sentiero che porta al Passo di Suola è agibile o c'è ancora troppa neve?"
Signore: "Si, vai tranquillo! Ci sarà solo un po' di neve residua di qualche slavina! Io ero qui a fare lavori al rifugio e non ci son stato ma vai tranquillo!"
Io: "Grazie....salve!"

Così, rincuorato di riuscire a fare tutto l' anello, proseguo verso una slavina proprio sotto il rifugio...


Arriviamo al rifugio, una foto, e via avanti. Da qui il sentiero cambia e lascia spazio ai mughi...




A quota 1700m circa iniziano i "problemi": vedo che nella forcella prima del passo la neve non è proprio residua e inizia a tirare un vento gelido. Indosso tutto quello che mi son portato...maglietta traspirante, termica, pile e sopra mi metto anche l' antipioggia per smorzare il vento...saremo intorno a 0°c...bene no?



A piccoli passi andiamo avanti, testando bene il terreno e cercando di non perdere i segni bianco-rossi del sentiero...
Come non detto, il sentiero lo perdiamo! Penso comunque i esserci sopra, perché dalla quota che mi trovo e dalla cartina, la posizione, più o meno dovrebbe essere giusta.
A un tratto, vicino ad un masso, sprofondo fino al bacino, confesso che prendo anche un po' di paura: subito dopo mi concedo una pausa per riflettere su cosa è meglio fare...


 Decido di proseguire e capire come è più avanti la situazione...
Poco dopo arriva anche il brutto tempo e le cose incominciano a non piacermi troppo...


Il mio dubbio più grande è di come può essere il sentiero dopo il passo: in teoria è in battuta di sole, anzi anche in pratica, ma non so se è percorribile o se le enormi quantità di neve scesa quest' anno lo hanno divelto. Che faccio?
Vi dico la verità, ho pensato poco! Ho girato i tacchi e son tornato sui miei passi: sono da solo, il posto non lo conosco, possono esserci crepacci che non so, fa freddo e sta per arrivare un temporale!
Così torniamo indietro.
Appena rivedo il sentiero sono strafelice!



 Inizio a scendere ad un' andatura veloce perché la fame è tanta, e la voglia di togliere gli scarponi bagnati ancora di più!
Arriviamo al rifugio dove un signore con la figlia credo sta già pranzando.
Scambiamo 4 parole e ci teniamo compagnia durante il pranzo.
La goduria di asciugare i piedi al sole è tale che la immortalo con uno scatto...


Son le 14 circa quando cominciamo a ridiscendere accompagnati da lampi e tuoni...




Alle 15:30 circa arrivo all' auto, bagnato ma non troppo. Mi cambio tutto, asciugo Piva, e ci incamminiamo per il rientro.
Conclusioni: quest' anno è venuta giù tantissima neve, qui in Friuli a 2000m non ci si può ancora andare senza ciaspole.
A volte, anche se il desiderio di riuscita è alto, bisogna rinunciare, la sicurezza viene prima di tutto!
Ciao a tutti, un saluto da Emanuele e un bau da Piva!

Ecco il filmato dell' escursione...

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